Friday, March 13, 2009

Ci ho messo 40 anni a capirlo.

Quando ero alla scuola materna uno dei giochi disponibili era formato da una serie di pezzi di plastica a forma di ferro di cavallo e da un paletto appuntito ad un'estremità e allargato all'altra. Era chiaro che lo scopo del gioco fosse di lanciare i "ferri di cavallo" e farli agganciare nel paletto. Ma ogni volta che, con fatica, riuscivo a mettere in equilibrio il paletto sull'estremità allargata, al primo tiro che colpiva il paletto questo cadeva. Mi ero quindi convinto che mancasse qualche pezzo del gioco, una base che tenesse il paletto in piedi, e di questa opinione sono rimasto anche negli anni successivi.

Solo l'altro giorno, quarant'anni dopo, mi sono improvvisamente reso conto che avevo sempre sbagliato: era l'estremità appuntita del paletto che andava piantata nel suolo (evidentemente si trattava di un gioco da spiaggia).

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