Tuesday, July 9, 2013

In difesa dell'IMU (anche e soprattutto sulla prima casa)

Premetto che anch'io sono una "vittima" dell'IMU, quindi argomento contro il mio personale interesse. Ma cercando di essere obiettivo, non mi sembra che questa tassa (specialmente quella sulla prima casa) sia tanto peggiore rispetto alle altre da richiedere sforzi straordinari per eliminarla. Vorrei elencare alcuni motivi che a mio parere rendono l'IMU una tassa non solo non peggiore, ma forse migliore di altre.
  1. è difficilmente evadibile, dato che è basata su un bene di cui il proprietario ha tutto l'interesse a registrare il possesso.
  2. è di bassa incidenza; a confronto delle altre tasse di possesso, è molto moderata. La tassa di possesso per le automobili può arrivare anche al 10% o più del valore del bene (per auto vecchie), quella sul possesso del televisore (c.d. canone) può essere addirittura maggiore del valore del televisore stesso. L'IMU è in genere inferiore all'1% del valore del bene tassato. Se pensiamo che il lavoro è tassato intorno al 30%...
  3. è poco distortiva; dato che avere un'abitazione è qualcosa a cui nessuno vuol rinunciare, non dovrebbe aver molto effetto disincentivante sul consumo di abitazioni. (la crisi attuale dell'edilizia non è certo dovuta all'applicazione dell'IMU negli anni scorsi)
  4. è progressiva; il valore dell'abitazione cresce con la ricchezza del proprietario, quindi i ricchi la pagano più dei poveri. Da notare che l'abolizione dell'IMU sulla prima casa avrebbe un effetto regressivo. Le persone che abitano in casa di proprietà finirebbero per pagare di meno delle persone (in media meno ricche di loro) che abitano in affitto (come le tasse imposte ai commercianti si scaricano almeno in parte sui clienti, anche quelle imposte agli affittanti si scaricano sugli affittuari).
  5. non disincentiva il risparmio. Questo è l'argomento con maggior forza retorica usato dagli oppositori della tassa. Ci raccontano di famiglie che risparmiano per una vita per comprarsi una casa, che poi viene "espropriata" dalle tasse. Ma tutte le spese di una qualche entità richiedono qualche sacrificio ad una famiglia di reddito medio (c'è chi risparmia per comprarsi la macchina, chi per i mobili, chi per fare una vacanza, eppure non ho mai sentito citare questi sacrifici come argomento per detassare auto, mobili o vacanze). [Digressione: Io non so molto di economia, ma conosco la distinzione fra consumi e investimenti. Gli investimenti sono quella parte di produzione che permette di incrementare la capacità produttiva futura. In genere la quota di investimenti è troppo bassa, e gli stati cercano di incentivarli: per usare una metafora semplicistica, se invece di mangiare il 90% del raccolto e seminare l'anno prossimo il 10% rimanente, si mangia l'85% e si semina il 15%, il prossimo anno si avrà un raccolto maggiore. Dato che la somma di consumo e investimenti è fissa (nel breve periodo), per aumentare gli investimenti vanno diminuiti i consumi, ovvero stimolati i risparmi.] La casa di abitazione non è un investimento, perché non aumenta la capacità produttiva, è solo consumo differito. C'è chi paga l'uso di un'abitazione ogni mese, e chi fa debiti e paga tutto assieme una volta per tutte. Come una famiglia che invece di comprare un chilo di pasta alla settimana chiede un prestito e ne compra un paio di tonnellate e ne ha per qualche decennio. Perché mai il secondo comportamento dovrebbe essere considerato "virtuoso" e incentivato dallo stato, e il primo no?

Tuesday, July 19, 2011

L'abito fa

Promemoria. Evitare di indossare pantaloni blu, camicia celeste e borsa a tracolla nei viaggi in treno si rischia di essere scambiati per un ferroviere. In un viaggio andata e ritorno da Milano ho collezionato circa 8 richieste di informazioni, dalla locazione della biglietteria al binario del treno per Gallarate (io so a malapena che Gallarate _esiste_). Al principio ho pensato che fosse per la mia faccia onesta...

Monday, May 23, 2011

Telenovele

Tempo fa mi ero trovato a seguire, mio malgrado, alcune puntate di una telenovela.

Ho notato un pattern interessante: gran parte delle scene prevedevano solo due personaggi.

Al momento ho pensato che fosse un trucco degli sceneggiatori per prolungare le trame. Se il personaggio A parla a B di C, e in seguito B riferisce a C, il quale ne parla con D, che però ha saputo da A una versione differente, chiaramente le possibilità di malintesi, intrighi e segreti rivelati, che sono alla base di molte di quelle trame, sarebbe inferiore che se A, B, C e D si incontrassero tutti insieme per risolvere una volta per tutte le loro divergenze.

Ripensandoci però mi sono reso conto che il motivo vero è probabilmente un altro, di tipo tecnico ed economico. Le puntate delle telenovele vengono trasmesse una al giorno, e con lo stesso ritmo vanno prodotte. Un ritmo forsennato, considerando che un film della durata di un paio d'ore richiede settimane se non mesi di lavorazione. Quindi tutto ciò che aiuta a rendere più rapida ed economica la produzione viene utilizzato: niente scene in esterni, solo 3-4 set (che vengono mantenuti già montati nel teatro di posa) e scene con pochi attori.

Meno sono gli attori, meno sono le possibilità di errori, e minori gli angoli di ripresa da considerare; probabilmente, tutti gli angoli sono ripresi contemporaneamente, al contrario dei film, in cui ogni scena viene girata più volte, inquadrando di volta in volta ognuno degli attori. Dato poi che solo uno degli attori parla per volta, a parità di lunghezza del testo, meno sono gli attori e minore è la spesa. Gli attori che non appaiono in una scena sono disponibili per altre scene che possono essere girate contemporaneamente in altri set, accelerando quindi la produzione. L'ideale sarebbe probabilmente una trama che potesse essere girata tutta come monologhi.

Tuesday, March 15, 2011

L'argomento più illogico a favore del nucleare in Italia

Lo sento ripetere da tempo: "tanto, ci sono già decine di centrali nucleari in Francia, Svizzera, Slovenia, a poca distanza dai confini italiani".

Se avere decine di centrali vicino ai confini costituisce un rischio, allora avere le stesse decine di centrali vicino ai confini E in più una decina dentro i confini costituirà un rischio ancora maggiore.

Senza contare il fatto che alcuni inconvenienti del nucleare sono limitati all'ambito locale. In Francia negli ultimi 10 anni ci sono stati 4 incidenti limitati, con un danno però di decine di milioni di euro. Danni che non hanno toccato gli italiani.

Si dice che l'Italia fa già produrre parte della propria energia dalle centrali nucleari francesi. D'accordo, ma facciamo produrre anche il 100% del nostro caffè all'estero, e nessuno propone di sovvenzionare una produzione nazionale.

Far produrre all'estero l'energia ha il medesimo senso che far produrre il caffè (o i computer, o gli aerei, o le tante altre merci che vengono importate), se chi le produce lo riesce a fare in modo migliore e più efficiente di quanto non faremmo noi.

Thursday, December 30, 2010

Il vero problema riguardo a debito pubblico e generazioni future

Giovanni Straffelini sul Corriere del Trentino del 29/12/2010 si preoccupa del debito pubblico che lascieremo in eredità ai nostri figli.

Secondo me, questa preoccupazione è rivolta al soggetto sbagliato.

Se il debito diventerà non più mantenibile, allora ci sarà un riequilibrio del sistema tramite default, o inflazione: in ogni caso, saranno i creditori, non i debitori a rimetterci, poiché riceveranno meno di quel che si aspettano.

Quindi io non mi preoccuperei tanto per la generazione dei nostri figli, che erediteranno il debito, ma piuttosto per chi a quel punto deterrà il credito, cioè in pratica la nostra generazione, che per allora sarà pensionata o pensionanda.

Tuesday, April 13, 2010

Figli delle stelle

Gli atomi di cui la Terra, e in particolare noi stessi siamo formati, non erano presenti al momento della nascita dell'universo. Si sono formati in seguito, per nucleosintesi all'interno delle stelle.

Fra i nuclei che si formarono in questo modo, c'è un isotopo del potassio, K40, che è leggermente radioattivo (ha una vita media di oltre un miliardo di anni). L'isotopo è raro, circa un atomo di potassio su 9000 ha quel peso atomico, e la vita media è molto lunga, quindi i decadimenti sono rari. Dato però che gli atomi sono molti, questo è sufficiente perché nel corpo di una persona media avvengano circa 4000 decadimenti al secondo. In pratica, siamo tutti leggermente radioattivi.

Quindi non solo "noi siamo figli delle stelle", ma brilliamo ancora fiocamente del residuo di quelle formidabili fonti di energia.

Monday, November 30, 2009

Castelli e il tricolore

La proposta dell'ex ministro Castelli di aggiungere una croce alla bandiera italiana non mi ha stupito per nulla. È da anni che i leghisti dicono che al tricolore ci metterebbero volentieri una croce sopra...