Sette per otto quaranzotto

Nomenclatura per sistema numerico dozzinale: uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove, deci, unci, dozi, doziuno, dozidue, ... dozinove, dozideci, doziunci, venzi, ... trenza, quaranza, cinquanza, sessanza, settanza, ottanza, novanza, decanza, undanza, cenzo, duecenzo, ... novecenzo, decicenzo, uncicenzo, mizze.
Mizzoni, bizzoni (mizzardi), trizzoni, etc.

Oetzi

Al museo dedicato a Oetzi in val senales c'è una serie di pannelli per dare un'idea di quanto tempo la mummia sia rimasta sotto il ghiaccio.
Ogni pannello rappresenta 500 anni di storia, e ce ne sono 10. Il primo ci porta indietro fino alla scoperta dell'america. Altri 500 anni e siamo in pieno medio evo, altri 500 e troviamo la caduta dell'impero romano. Ancora 500 e si è agli albori dell'impero, altrettanti e si trova la civiltà greca classica, altri 500 e ci si ritrova ai tempi dei re biblici. E a questo punto non si è neppure a metà strada!
Quando sono state costruite le piramidi d'egitto la mummia era già là da secoli.
Duecento generazioni. Fa venire i brividi.
Eppure, rispetto alla storia della specie umana non è poi molto. Da altrettante generazioni aveva cominciato a diffondersi l'agricoltura, e prima ancora per migliaia di generazioni i nostri antenati avevano vissuto come cacciatori e raccoglitori.
Un'altra riflessione su come le cose siano radicalmente diverse oggi: al tempo di Oetzi già cominciavano in me so pota mia ad essere costruite le prime città e veniva inventata la scrittura, eppure queste invenzioni sarebbero arrivate qui solo secoli dopo. Secoli per una distanza che una persona a piedi percorre in al più qualche mese. Oggi invece le informazioni, le notizie e le novità vengono comunicate quasi istantaneamente, più velocemente di quanto le persone si spostino.

Sex shop

L'altro giorno ho visto un sex shop chiamato "c'est la vie". Mi è sembrato un po' incongruo: il business dei sex shop è di vendere la possibilità (o l'illusione) di una vita sessuale sopra le righe, mentre "c'est la vie" è un'espressione che suggerisce rassegnazione.

Ci ho messo 40 anni a capirlo.

Quando ero alla scuola materna uno dei giochi disponibili era formato da una serie di pezzi di plastica a forma di ferro di cavallo e da un paletto appuntito ad un'estremità e allargato all'altra. Era chiaro che lo scopo del gioco fosse di lanciare i "ferri di cavallo" e farli agganciare nel paletto. Ma ogni volta che, con fatica, riuscivo a mettere in equilibrio il paletto sull'estremità allargata, al primo tiro che colpiva il paletto questo cadeva. Mi ero quindi convinto che mancasse qualche pezzo del gioco, una base che tenesse il paletto in piedi, e di questa opinione sono rimasto anche negli anni successivi.

Solo l'altro giorno, quarant'anni dopo, mi sono improvvisamente reso conto che avevo sempre sbagliato: era l'estremità appuntita del paletto che andava piantata nel suolo (evidentemente si trattava di un gioco da spiaggia).

Cavigliere del cala ari

Per anni ho pensato che il verso della canzone di Battiato "voglio vederti danzare... al suono di cavigliere del cata-ari" si riferisse ai boscimani del Kalahari. Poi l'anno scorso al MondialFolk ho visto una esibizione di Katakali...

La condizione umana

Uno stato di provvisoria immortalità